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Torre Specchia Grande

Nel Comune di Corsano, nell’omonima località, si erge Torre Specchia a circa 330 metri dal mare e a un’altitudine di 130 metri. Recentemente restaurata, essa è in concessione al Comune.

Giulia Fersini (2020)

La torre si erge su di un bellissimo spazio panoramico, in un ambiente ancora rurale, su di un alto promontorio, davanti ad una serie di terrazzamenti con uliveti e macchia mediterranea. Da qui partono gli antichi sentieri della Via del Sale. La torre comunicava visivamente a sud con Torre del Ricco e a nord con Torre Nasparo.

La Storia

Torre Specchia Grande fu edificata dall’Università di Corsano, probabilmente nel 1563. Segnalata nella cartografia antica a partire dal XVII secolo, altri documenti ancora ne confermano la sua presenza come riporta il De Salve. Uno di questi, datato il 21 marzo 1584, riferisce di “217 ducati che l’Università ha speso negli anni scorsi nella fabbrica fatta nella torre detta di Specchia Grande”. La somma, interamente a carico della Regia Corte, venne poi recuperata dalla stessa Università grazie all’interessamento di Ortensio Tarantino di Poggiardo, che per questo impegno ricevette 60 ducati, rilasciando quietanza.

Da alcuni documenti rinvenuti dallo studioso Giovanni Cosi (1989) e riportati dalla Caterina Ferrara (2009), la notte del 10 novembre 1626 il caporale Angelo Licchetta, in servizio presso la torre, venne ucciso da un fulmine. La torre risultava ancora in uso dalla guardia doganale nel 1842.

Di fianco, quasi addossata alla torre, è presente una ex caserma militare, anch’essa per molto tempo abbandonata ma oggi recuperata. L’ex caserma fu utilizzata come deposito e avamposto bellico, negli anni della Prima e della Seconda Guerra Mondiale. Esiste una comunicazione, riportata dal De Salve, del 23 gennaio 1925 dell’Ufficio del Registro che sottolinea l’importanza strategica della torre, “servendo la sommità della torre come segnale geodetico della Carta dello Stato Maggiore dell’Esercito”.

Grazie al progetto del federalismo culturale da parte dell’Agenzia del Demanio, Torre Specchia Grande è oggi un centro di informazione e accoglienza turistica, dove avvengono laboratori di educazione ambientale per le scuole, eventi culturali, musicali, artistici di ogni tipo, mostre ed altre iniziative come, ad esempio, lezioni di cucina anche a livello internazionale. Tutto questo, nel 2016, ha valorizzato il complesso immobiliare costituito dalla torre costiera e dall’ex caserma militare risalente ai primi anni del Novecento. Un bellissimo esempio di come l’interesse da parte della cittadinanza e delle istituzioni possa vincere contro l’abbandono ed il degrado.

Dal libro di Vittorio Faglia (1975)

La Struttura

Torre Specchia Grande è una torre a base circolare. Di essa rimane solo il basamento scarpato, privo di aperture, fino al cordolo e un lembo di piano agibile che attualmente però funge da parapetto al terrazzo di copertura. La torre è stata, nel corso degli anni, intonacata e modificata, tanto che non è più distinguibile il suo aspetto originario. Anche la scala, addossata alla muratura esterna è stata realizzata in epoca successiva.

Nel ‘900, in tempo di guerra, fu costruito al centro del terrazzo un corpo cilindrico da utilizzare come piano agibile. Questo, ancora visibile nelle foto d’epoca, fu rimosso durante un restauro negli anni ’80.

Giovanni Cosi (1989)

Dove si trova: https://goo.gl/maps/7Y5TE92urRwT8D436

Bibliografia:

Cosi, G. (1989). Torri Marittime di Terra d’Otranto. Galatina: Congedo Editore.

De Salve, C. (2016). Torri Costiere. La Difesa delle Coste del Salento al Tempo di Carlo V. Galatina: Editrice Salentina.

Faglia, V. & Bruno, F. (1978). Censimento delle Torri Costiere nella Provincia di Terra d’Otranto. Roma: Istituto Italiano dei Castelli.

Ferrara, C. (2009). Le Torri Costiere della Penisola Salentina. Sentinelle di Pietra a Difesa del Territorio. Castiglione: Progeca Edizioni.

Torre Specchia Grande (2020). Torre Specchia Grande. Link: http://www.torrespecchiagrande.it/it/

Torre del Ricco

Nel Comune di Corsano, nella località di Contrada Guardiola, si ergeva Torre del Ricco a meno di 50 metri dal mare e a un’altitudine di 62 metri. Il rudere è di proprità demaniale, in stato di abbandono e quasi del tutto scomparso.

Giulia Fersini (2020)

Comunicava visivamente a sud con Torre del Porto di Novaglie in basso, forse anche con Torre Montelungo, e a nord con Torre Specchia Grande. Il rudere si trova alto sulla costa rocciosa, quasi a strapiombo sul mare, nella bellissima e incontaminata località detta “La Guardiola”.

La Storia

Torre del Ricco fu edificata probabilmente da privati e risultava già esistente nel 1569. Presente nei documenti e nella cartografia dell’epoca, inizialmente come “torre della Cala di Rio”, ma anche come “Torre del Rio” e “Torre di Bosaro/Boraro”. Per quanto riguarda la sua costruzione, si ha conoscenza di un atto del 1587, riportato dal De Salve, nel quale si attesta che l’Università di Montesardo costituisce proprio procuratore Francesco Antonio Vincenti di Tricase per recuperare dalla Regia Corte quanto speso per la costruzione della “Torre dello Rio”. Oggi, di questa torre, collocata su di un’alta scogliera, rimane solo un cumulo di rovine.

Il rudere come appariva nel 1975 fotografato da Vittorio Faglia a confronto con le rovine presenti oggi (foto di Giulia Fersini, 2020).

La Struttura

Quasi scomparsi e distinguibili a fatica, per via dell’ulteriore degrado, il rudere del basamento circolare scarpato (circa 12 metri di diametro) e il frammento del piano agibile, completo di cordolo, che Vittorio Faglia fotografa nel suo censimento del ’78. Nelle foto a confronto è chiaro quanto negli ultimi decenni le condizioni del rudere siano ulteriormente peggiorate.

Non si sa per certo cosa abbia causato tale deterioramento. In quale percentuale lo sfacelo sia dovuto all’incompetenza del progettista, alla disonestà dell’appaltatore (fenomeno esistente anche allora ed ampiamente provato per più di una costruzione) o al vandalismo e all’incuria dei posteri, è molto difficile determinarlo.

Giovanni Cosi (1989).
Giulia Fersini (2020)

Dove si trova: https://goo.gl/maps/S6AE5FnkVjB2whTTA

Bibliografia:

Cosi, G. (1989). Torri Marittime di Terra d’Otranto. Galatina: Congedo Editore.

De Salve, C. (2016). Torri Costiere. La Difesa delle Coste del Salento al Tempo di Carlo V. Galatina: Editrice Salentina.

Faglia, V. & Bruno, F. (1978). Censimento delle Torri Costiere nella Provincia di Terra d’Otranto. Roma: Istituto Italiano dei Castelli.