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Torre Squillace

Nel Comune di Nardò, nell’omonima località, si erge Torre Squillace a poco più di 50 metri dal mare e all’altitudine di un metro. Essa è in buono stato di conservazione e tuttora in fase di restauro.

Jack100iso, Flickr

Torre Squillace detta anche “Li Scianuri”, nome che deriva probabilmente dalla scilla, una cipolla selvatica tipica della zona, comunicava visivamente a sud con Torre Sant’Isidoro e a nord con Torre Cesarea.

La Storia

Torre Squillace, allora denominata Scianuri, fu iniziata in località San Giorgio, in corrispondenza del porto omonimo, negli ultimi mesi del 1567, ma i lavori restarono fermi per oltre un anno a causa delle difficoltà finanziarie della competente università di Copertino. Risulta completata nel 1570, ad opera del mastro copertinese Pensino Tarantino, avendo richiesto circa ottomila ducati per la sua realizzazione.

Nel 1640 viene dotata della scala esterna in pietra.

Nel 1707 ospita nelle sue prigioni sedici turchi, naufragati lungo la costa, per osservare la rigorosa quarantena prevista per scongiurare la peste. Da un sopralluogo del 1746 viene attestato che non abbisogna di alcuna manutenzione, per essersi conservata molto bene.

Nel secolo successivo viene data in custodia alle Guardie Doganali (1820), quindi all’Amministrazione della Guerra e della Marina (1829). Nel 1940 i soldati dell’Esercito vi installano una postazione di artiglieria, rimasta attiva fino all’armistizio del 1943.

Nel 2009, ci furono importanti interventi di consolidamento. Ma proprio recentemente, nel 2020, sono in corso lavori di restauro. La Regione Puglia, infatti, ha finanziato con 25mila euro un intervento di conservazione dell’immobile, nell’ambito delle risorse della legge regionale n. 44/2018 sulla tutela e fruibilità delle torri costiere pugliesi. Intervento cui il Comune di Nardò contribuirà con altri 5 mila euro di cofinanziamento. La volontà dell’amministrazione comunale è quella di preservare l’immobile dal degrado e di valorizzarlo a fini turistici e culturali rendendolo anche fruibile al pubblico.

Per maggiori informazioni visitare https://www.fondazioneterradotranto.it/2011/08/27/note-storiche-sulla-torre-squillace-detta-scianuri-sul-litorale-di-nardo-lecce/

La Struttura

Torre della serie di Nardò a base quadrata, il lato misura circa 13 metri e la sua altezza è di circa 16. Il piano terra è quadrangolare scarpato, senza aperture. Il piano agibile presenta finestre su tre lati e porta d’accesso levatoia in lato monte. Il coronamento, leggermente aggettante e sostenuto da beccatelli, è fornito di troniere e una piombatoia su ogni lato in corrispondenza delle aperture. La garitta, sul terrazzo di copertura, è a filo del parapetto. L’ accesso al piano agibile è servito da una scala rampante probabilmente di epoca successiva poggiante su due archi. Si dota di merloni e di una guardiola sulla terrazza. All’interno si trova un ampio locale voltato a botte con camino sul lato sinistro della porta e il pozzo sul lato destro.

Giovanni Cosi (1989)

Planimetria

Immagini tratte dal libro di Vittorio Faglia (vedesi bibliografia).

Dove si trova: https://goo.gl/maps/7726YsgR2mbSEYqd6

Bibliografia:

Cosi, G. (1989). Torri Marittime di Terra d’Otranto. Galatina: Congedo Editore.

De Salve, C. (2016). Torri Costiere. La Difesa delle Coste del Salento al Tempo di Carlo V. Galatina: Editrice Salentina.

Faglia, V. & Bruno, F. (1978). Censimento delle Torri Costiere nella Provincia di Terra d’Otranto. Roma: Istituto Italiano dei Castelli.

Ferrara, C. (2009). Le Torri Costiere della Penisola Salentina. Sentinelle di Pietra a Difesa del Territorio. Castiglione: Progeca Edizioni

Fondazione Terra d’Otranto (2011). Note storiche su torre Squillace, detta Scianuri, sul litorale di Nardò (Lecce). Sito Web.

LecceNews24 (2020). 25mila euro per il recupero di Torre Squillace, dopo il restyling sarà fruibile anche all’interno. Sito Web.

Torre Cesarea

Nel comune di Porto Cesareo, a meno di 30 metri dal mare e a un metro di altitudine si erge Torre Cesarea. Attualmente ospita gli uffici della Guardia di Finanza.

Torre Cesarea, anche detta “Torre di Porto Cesareo”, “Torre Capitana”, “Torre del Porto di Leverano” o “di Cesaria”, si trova nel cuore del centro abitato, a pochi metri dalla costa. Comunica a vista con Torre Squillace a sud e con Torre Chianca a nord.

La Storia

La torre fu aggiudicata nell’aprile 1568 al maestro neretino Virgilio Pugliese che lasciò al precettoreuna plegeria di 300 ducati per la costruzione. Si prese dunque l’impegno di completarla entro nove mesi, in conformità al progetto del Regio Ingegnere Giovanni Tommaso Scala. In realtà la torre venne completata molti anni dopo da un altro neretino, Leonardo Spalletta, che subentrò alla morte di Pugliese. Appena mezzo secolo dopo, nel 1622, la torre fu ricostruita dalle fondamenta ed i lavori furono nuovamente assegnati ad un neretino, Giovanni Vincenzo Spalletta, nipote del primo.

Fotografando Lecce e il Salento, Facebook.

La Struttura

La torre ha una pianta quadrata, il basamento troncopiramidale (21,50 metri per lato) lievemente scarpato e il corpo verticale è coronato da due cordonature, che separano i due piani superiori. In cima alla torre vi sono beccatelli e sei caditoie pensili in corrispondenza delle aperture. La porta del primo piano è raggiungibile attraverso una scala esterna sicuramente costruita successivamente, a doppia rampa, con un arcata sottostante. Al primo piano la torre possiede quattro vani e si accede al secondo tramite una scala ricavata nello spessore delle mura. Entrambi i piani sono coperti da volte a botte.

Fotografando Lecce e il Salento, Facebook.

Dove si trova: https://goo.gl/maps/a9HPA47C7w4ihX1k8

Bibliografia:

De Salve, C. (2016). Torri Costiere. La Difesa delle Coste del Salento al Tempo di Carlo V. Galatina: Editrice Salentina.

Ferrara, C. (2009). Le Torri Costiere della Penisola Salentina. Sentinelle di Pietra a Difesa del Territorio. Castiglione: Progeca Edizioni.