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Torre Mozza

Nel Comune di Ugento, nell’omonima località, si erge Torre Mozza a circa 40 metri dal mare e a un’altitudine di 2 metri. Oggi il rudere è stato recuperato ed è di proprietà del Comune.

Dal sito Full Travel.it

Indicata nella cartografia antica inizialmente come Torre Fiumicelli, comunicava visivamente a sud con Torre Pali e a nord con Torre San Giovanni Marittimo. Sorge poco discostata dalle abitazioni della marina a cui ha dato il nome.

La Storia

Nel 1547, quattrocento turchi sbarcarono, con ventidue galee, nelle acque di Ugento. Le autorità locali in questo periodo, vista la costante minaccia piratesca, decisero di costruire torri costiere nelle vicinanze e in difesa delle sorgenti d’acqua potabile (come succederà anche per Torre Fiume).

L’edificazione della torre fu consegnata nel 1583 ai leccesi Cesare Schero e Giovanni Mischinello. Fu costruita su volontà del vescovo di Gemini a presidio delle preziose fonti d’acqua dolce (da questo il nome originario Torre Fiumicelli), spesso utilizzate da turchi e predoni per il rifornimento.

Di seguito un raro e significativo documento riportato da A. Corchia, nella rivista La Zagaglia (1961).

« Erezione della Torre Mozza in feudo di Gemini presso Ugento. (Archivio di Stato di Napoli. Partium Summariae, n. 589, f. 14).

Il Vescovo di Ugento fa sapere che in quella marina ave uno feudo detto di Gemini presso la marina e un fiume d’acqua dolce con comodità dei vascelli dei Corsari che approdano e si fanno la provvisione dell’acqua, per ovviare a questo abuso e……. fu deciso di fabbricare una torre acciò i corsari non venissero più. Fu deciso che dovessero contribuire i vassalli e pagare duc. 200 per edificare detta Torre mentre l’università vi spese 1600 ducati, per essa si chiede di essere rimborsata la somma ora che detta torre è stata eretta. 23 dic. 1568 ».

Giovanni Cosi (1989) riporta ulteriori documenti di grande interesse:

“I maestri Cesare Schero e Giovanni Mischinello, di Lecce, a cui era stato assegnato, verso la fine del 1583, l’appalto per la costruzione della torre detta delli Fiumicelli in maritima di Ugento, il 15 febbraio 1584 costituiscono loro procuratore il maestro Martino Cayzza per riscuotere quanto a loro dovuto dalla R. Camera per il lavoro eseguito e misurato dall’ingegnere provinciale.”

“Nicola Caballo di Ugento, caporale della torre detta delli Fiumicelli della Terra di Presicce, trovandosi malsano ed occupato per altre sue necessità, il 9 aprile 1628 si dimette dal servizio, demandando alla R. Corte l’incarico di provvedere alla sua sostituzione.”

Il nome Mozza, col quale oggi è più conosciuta, ha invece origine dalla sua conformazione più recente, in seguito ai crolli subiti nel tempo. Nella cartografia antica è indicata come Torre Mozza solo a partire dal XVIII secolo. Nel 1825 fu censita in buono stato da Primaldo Coco e nel 1842 risulatava ancora in uso dalla Guardia Doganale.

“Si racconta” che durante la Seconda Guerra Mondiale Torre Mozza sia stata utilizzata dai soldati come postazione di difesa.

Nel 2021 è stato approvato un progetto per degli interventi di restauro conservativo e di consolidamento statico della torre (Piazzasalento, 2021).

La Struttura

L’imponente rudere a base circolare, oggi accortamente risanato, è costituito da uno zoccolo scarpato del diametro di 16 metri alla base, in origine definito da un coronamento aggettante sostenuto da beccatelli (di questo rimane un interessante frammento). Conserva parte della porta levatoia e altre aperture in fascia alta. Le piccole aperture sui lati lasciano intravedere lo spessore delle massicce mura interne. Fu costruita da conci regolari alla base, prosegue poi con pietre irregolari. Non sono leggibili altre eventuali trasformazioni subite.

Dalla Pagina Facebook: Viaggio tra le torri del Salento

Dove si trova: https://goo.gl/maps/y7ScstZopzZwT1P96

Bibliografia:

Corchia, A. (1961). Monumenti Costieri Salentini Abbandonati. In La Zagaglia, Rassegna di Scienze Lettere e Arti, notiziario del gruppo speleologico salentino. Dicembre 1961, pg 35-42.

Cosi, G. (1989). Torri Marittime di Terra d’Otranto. Galatina: Congedo Editore.

De Salve, C. (2016). Torri Costiere. La Difesa delle Coste del Salento al Tempo di Carlo V. Galatina: Editrice Salentina.

Ferrara, C. (2009). Le Torri Costiere della Penisola Salentina. Sentinelle di Pietra a Difesa del Territorio. Castiglione: Progeca Edizioni.

Piazzasalento (2021). Torre Mozza (Ugento), progetto da 285mila euro per il recupero della torre. Sito Web.

Torre San Giovanni Marittimo

Nel Comune di Ugento, nell’omonima località, si erge Torre San Giovanni Marittimo a circa 70 metri dal mare e a un’altitudine di 2 metri. Fu trasformata in faro.

Foto dal sito Internet:RoundItaly Cruise

La Torre San Giovanni Marittimo, da cui deriva il nome della località stessa, si trova poco distante dalla litoranea, su di una collinetta che sporge sul mare e che divide in due parti la costa. Torre San Giovanni (detta oggi “Marittimo” per distinguerla da S. Giovanni La Pedata), comunicava visivamente a nord con Torre Sinfonò e a sud con Torre Mozza. Il suo aspetto caratteristico, con la piastrellatura bianca e nera a scacchiera, ed il faro in cima, rende quasi irriconoscibile la struttura originaria.

La Storia

Le prime notizie, sostenute da documenti ufficiali, risalgono al 1580. In questi, si registra di 433 ducati che tal Luzio de Urso di Napoli (con procura dell’Università di Ugento) riscuote, dalla Regia Corte, in conto per le spese sostenute dalla stessa Università per la costruzione della Torre. Possiamo quindi affermare che la torre, indicata in tutta la cartografia antica e molti altri documenti, come pure negli elenchi dei Viceré, dov’è segnalata agibile nel 1569, è stata edificata nel XVI secolo. Censita in buono stato nel 1825 da Primaldo Coco, nel 1842 era ancora in uso dalla guardia doganale.

Nel corso dei secoli, la sua funzione è mutata. Da torre costiera è stata trasformata in faro nel XX secolo, per il sollievo dei naviganti che da sempre incappano nelle pericolosissime secche, situate proprio in prossimità del segnale luminoso. Il faro è stato utilizzato fino a tempi recentissimi come sede della Guardia Costiera.

Nel 21 luglio 2020 L’Agenzia del Demanio comunica che, attraverso lo strumento del federalismo demaniale culturale, ha trasferito il Faro di Torre San Giovanni al Comune di Ugento (LE). Il bene, attraverso un progetto di valorizzazione, diventerà un Ecomuseo del Porto nella Terra tra i due Mari: un vero e proprio cultural hub per turisti e residenti, con spazi espositivi per lo sviluppo di  attività culturali e un punto informativo. 

La Struttura

La torre atipica ha base ottagonale con sette metri per ogni lato ed è lievemente strombata fino al cordolo. Sulla sommità termina con dei beccatelli ed un coronamento leggermente sporgente, con la presenza di una caditoia centrale per lato.

All’ingresso del piano agibile, in lato monte, oggi si accede tramite una scala, probabilmente addossata alla struttura al momento della trasformazione in faro. Su quello che era l’originario terrazzo di copertura, la torretta del faro si accompagna all’esuberante calca degli edifici di servizio. Alla base, altri corpi di varia destinazione la serrano, addossati su quasi tutto il perimetro.

Questa torre più di altre, come scrive il De Salve, è da segnalare come un cattivo esempio dell’interesse dell’attenzione di Enti ed Istituzioni verso le testimonianze storiche del territorio.

Col tempo è stata notevolmente trasformata da grosse sovrastrutture e altre costruzioni laterali aggiunte, così come ne è stato stravolto anche l’interno originario. Vi si accede per mezzo di una scala in pietra realizzata in tempi più recenti, così come la torretta del faro stesso, attualmente in funzione. un faro che aiutava le imbarcazioni di passaggio ad evitare le secche di acqua bassissima in cui rischiavano pericolosamente di incagliarsi.

Dove si trova: https://goo.gl/maps/wUNYmdK8nnLXVp5p9

Bibliografia:

Agenzia del Demanio (2020). Puglia: trasferito il Faro di Torre San Giovanni al Comune di Ugento (LE). Sito Web.

De Salve, C. (2016). Torri Costiere. La Difesa delle Coste del Salento al Tempo di Carlo V. Galatina: Editrice Salentina.

NelSalento.com (2015). Torre San Giovanni Marina di Ugento. Link: https://www.nelsalento.com/guide/torre-san-giovanni-marina-di-ugento.html

Tricarico, G. (2020). Le fortificazioni litoranee di Terra d’Otranto: una panoramica
sulle torri costiere della provincia di Lecce.
Sito Web.