Nel comune di Sannicola, nella località di Lido Conchiglie, si erge Torre dell’Alto Lido a quasi 300 metri dal mare e a un’altitudine di circa 70 metri. Oggi è all’interno di una propietà privata.

A circa sette chilometri da Gallipoli si può osservare Torre dell’Alto Lido. La denominazione è probabilmente dovuta alla posizione sopraelevata della torre, alquanto distante dal mare in direzione dell’attuale località della “Montagna Spaccata” nei pressi di Lido Conchiglie. Nella cartografia del tempo il suo nome ha subito varie alterazioni: talvolta è detta semplicemente dell’Alto, altrove dell’Artellotto, dell’Arteglio, dell’Attolido. Il suo nome potrebbe dunque essere la deformazione del toponimo Otholithos, ovvero luogo elevato. Comunicava visivamente a sud con Torre Sabea e a nord con Torre Fiume e la più lontana Torre dell’Alto.
La Storia
Secondo quanto affermano gli storici Onofrio Pasanisi e Primaldo Coco, la torre con molta probabilità venne costruita nel 1565; ma gli stessi confessano che non hanno potuto accertare se la torre dell’Alto Lido, insieme a poche altre nel Salento, fu costruita in seguito ad un ordine del Duca d’Alcalà negli anni 1560-61 oppure alcuni decenni prima per ordine di Don Pietro di Toledo nel 1532-33.
Il peso della vigilanza ed efficienza della torre ha sempre gravato sulla Università di Galatone, la quale, in un documento dell’1 luglio 1686, informava le autorità provinciali che in quello stesso anno aveva sopportato il peso di rifare il ponte nuovo, e ancora di aver speso annui ducati 60 per il caporale e ducati 25 per il compagno torriero, oltre alla continua provvisione di munizioni, cioè palle, polvere e miccia occorrenti per l’esercizio di tale presidio. Nel 1583 la torre era custodita dal caporale Cordoba Bartolomeo; nel 1609 invece troviamo come responsabile militare un certo Carlo Caputo.
Il quadro indicante il grado di conservazione e funzionalità delle torri costiere dello Jonio, redatto nel 1820, la indica in pessimo stato e abbandonata. Sebbene nel 1686 il sindaco di Galatone dichiarasse che l’Università aveva a sue spese costruito il nuovo ponte per la Torre dell’Alto Lido, oggi la medesima risulta sprovvista di scala esterna monumentale.
Fino al 1842 risultava essere ancora utilizzata dalla guardia doganale. Oggi è in proprietà privata.
La Struttura
Una torre di modeste dimensioni a base circolare, con basamento troncoconico, sorge appartata sulla sommità di un’altura in un ambiente ancora incontaminato. La torre è ben conservata ma è priva di alcune tracce delle sue origini per via dei molti restauri. Si può apprezzare il basamento scarpato del diametro di circa 16 metri, definito dalla toro marcapiano a 4,70 m di altezza, oltre questo, si sviluppa fino al terrazzo di copertura, il corpo cilindrico del piano agibile che include in lato monte l’originaria grande porta levatoia, in parte murata. In lato mare invece, sotto la finestrella, una porta d’accesso che attraversa lo spessore del basamento è stata aperta in tempi recenti. Il suo limitato spazio interno, oltre al fatto che la torre non presenta coronamento nè piombatoie, porta ad immaginare che essa fu utilizzata esclusivamente come vedetta.
Nel suo interno presenta una piccola stanza a piano terra, con porta d’ingresso, ed una al piano superiore, cui si accede tramite una scaletta ricavata, forse in epoca tarda, all’interno della spessa muraglia perimetrale.
Dove si trova: https://goo.gl/maps/iem2UXC43rjNGAyg8
Bibliografia:
De Salve, C. (2016). Torri Costiere. La Difesa delle Coste del Salento al Tempo di Carlo V. Galatina: Editrice Salentina.
Ferrara, C. (2009). Le Torri Costiere della Penisola Salentina. Sentinelle di Pietra a Difesa del Territorio. Castiglione: Progeca Edizioni
Leopizzi, T. (1984). Le torri costiere intorno a Gallipoli. Sito Web.