Torre Castiglione

Nel Comune di Porto Cesareo, nell’omonima località, si ergeva Torre Castiglione a 3 metri sul livello del mare. Oggi il rudere è quasi del tutto scomparso, in pessimo stato di conservazione.

Dal sito 365 Giorni nel Salento

Torre Castiglione comunicava visivamente a sud con Torre Lapillo e a nord con Torre Colimena, nel comune di Manduria. Nella cartografia dell’epoca è indicata inizialmente come “Torre della Punta di Castiglione”. Essa è l’ultima torre presente sulla costa Ionica in provincia di Lecce, muovendosi da sud verso nord.

La Storia

L’edificazione della torre risale al 1568. I lavori furono affidati prima a Virgilio Pugliese e poi, dopo la morte di quest’ultimo, furono proseguiti dal compaesano neretino Leonardo Spalletta. La torre fu censita in buono stato nel 1825 da Primaldo Coco e risultava ancora in uso nel 1842 dalla Guardia Doganale. Succesivamente, in un epoca non precisa, essa crollò probalbilmete a causa di un cedimento del terreno dovuto all’attivo carsismo, un fenomeno che interessa tutto il territorio pugliese.

In prossimità della torre infatti sono presenti delle cavità nel terreno (doline) definite localmente “spunnulate”, termine salentino che indica “le sprofondate”. Si tratta di un fenomeno caratterizzato dal cedimento delle volte di grotte sotterranee, ad opera di corsi d’acqua che si insinuano nel sottosuolo.

La Struttura

É classificata nella serie di Nardò a base quadrata per le caratteristiche dedotte dal rudere ancora presente sulla piccola penisola rocciosa che un tempo dominava. Si evince ancora parte del basamento quadrato scarpato di circa 11 metri per lato.

Dove si trova: https://goo.gl/maps/gtBUJscP4TUJyN928

Bibliografia:

De Salve, C. (2016). Torri Costiere. La Difesa delle Coste del Salento al Tempo di Carlo V. Galatina: Editrice Salentina.

Ferrara, C. (2009). Le Torri Costiere della Penisola Salentina. Sentinelle di Pietra a Difesa del Territorio. Castiglione: Progeca Edizioni

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