Nel Comune di Otranto, nell’omonima località si erge Torre del Serpe a 200 metri dal mare e a un’altitudine di 35 metri. Il rudere fu recuperato ed è di proprietà comunale.

Prima antico faro, poi utilizzato come torre costiera, Torre del Serpe è un simbolo della Città di Otranto. Comunicava a nord con le fortificazioni della città e a sud con la vicina Torre dell’Orte. Si erge in uno scenario incantevole ancora incontaminato a sud di Otranto.
La Storia
Torre del Serpe si ritiene edificata in epoca romana. Fu un faro ad olio di grande importanza, punto di riferimento per gli innumerevoli navigli che approdavano nel porto dell’antica Hydruntum. Questa sua funzione la vide protagonista per lungo tempo. Nel XIII secolo, l’imperatore Federico II volle restaurare il faro in seguito ad un potenziamento strategico che coinvolse l’intero territorio.
In seguito alla Battaglia di Otranto del 1480 e all’eccidio degli 800 martiri, il Regno iniziò la sua grande opera di costruzione di una ininterrotta serie di torri costiere. Questo progetto, oltre a prevedere la costruzione di molte nuove torri, riteneva che le vecchie torri di epoche precedenti fossero acquisite, restaurate ed integrate nella fitta rete di nuove sentinelle. Torre del Serpe era una di queste. Questo giustifica la sua presenza negli Elenchi del Vicerè del 1569 (indicata col nome di “T. di capo Cocorizzo”).
La torre è indicata solo in parte della cartografia antica. Nel 1648 nella carta di Johannes Janssonius porta il nome di “Torre Cocorizzo”. Il nome Torre del Serpe compare solo nella cartografia più moderna. Il nome, legato alla leggenda verrà spiegato successivamente.
Torre del Serpe è costantemente presente nell’iconografia e nell’immaginario collettivo di Otranto, tanto da essere inclusa nello stemma della città. Fu restaurata intorno al 1997, ma le modalità dello stesso hanno comportato un completo snaturamento della torre.
Torre del Serpe, fotografata da Giuseppe Palumbo nel 1923 e disegnata da Primaldo Coco nel 1930.


Torre del Serpe prima del restauro (1919 e 1990 ca.)


La torre prima e dopo il restauro a confronto.


La Struttura
Della torre alta e cilindrica rimane un imponente rudere che sembra quasi avere la forma e le sembianze di una vela posta al di sopra dell’originario zoccolo scarpato, anch’esso consolidato e in parte ricostruito. La sua porzione muraria superstite, in lato mare, conserva ancora visibili alcune feritoie. Un basamento di questo tipo era necessario per dare una maggior superficie di appoggio alle murature che si ergono in altezza. Il diametro del cilindro misurava circa sei metri.
Leggenda e Curiosità
Lo stemma della Comune di Otranto raffigura una torre intorno alla quale scivola un serpente nero. La torre a cui si fa riferimento è senza dubbio Torre del Serpe.

Lo stemma della Comune di Otranto raffigura una torre intorno alla quale scivola un serpente nero. La torre a cui si fa riferimento è senza dubbio Torre del Serpe.
La parte inferiore dello stemma reca la scritta “Civitas Fidelissima Hydrunti”, la fedelissima città di Otranto. Analizzare la simbologia presente nello scudo non è stato facile e tuttora vi sono pareri discordanti, ma ciò che è certo è il fatto che essa derivi da un accadimento fantastico conservato gelosamente nella memoria popolare e tramandato oralmente nel corso del tempo:
Si narra che la torre che pochi anni prima della presa di Otranto nel 1480, i Saraceni si erano diretti verso la città salentina per saccheggiarla, ma anche in quell’occasione il serpente, avendo bevuto l’olio, aveva spento il faro. I pirati senza punti di riferimento passarono oltre e attaccarono la vicina Brindisi.
Secondo alcuni, la torre, edificata in età imperiale per favorire i traffici via mare, rappresenterebbe la città. La lampada ad olio, invece, raffigurerebbe l’abbondanza dell’entroterra. Il serpe ghiotto di olio ci ricondurrebbe agli scali orientali e italiani che importavano il prezioso nettare.
Antonio Ciatara diede una sua interpretazione in merito alla questione. Egli affermò che il serpente fosse il simbolo della prudenza, riconducibile alla dea Minerva, della quale era il sacro animale. La torre per lui era l’incarnazione del grande coraggio dimostrato dagli otrantini nell’assedio saraceno del 1480. Per Luigi Maggiulli, invece, il faro simboleggerebbe il primo bagliore della fede che, da Otranto, si diffuse poi nel mondo pagano. Difatti, dal mito si evince che questa città fu la prima in Occidente ad accogliere San Pietro.
Altre versioni:
Un’antica leggenda racconta di un serpente che ogni notte saliva dalla scogliera per bere l’olio che teneva accesa la lanterna del faro. Ad un certo punto gli abitanti di Otranto tesero un’imboscata al mostro uccidendolo e la compagna del serpente, saputolo, salì sulla torre, si avvolse attorno e la strinse fino a distruggerla.

Dove si trova: https://goo.gl/maps/xB4wpyTGVmrSXZoVA
Bibliografia:
Coco, P. (1930). Porti, Castelli e Torri Salentine. Roma: Istituto di Architettura Militare.
Comune di Otranto (2020). Stemma. Link: https://www.comune.otranto.le.it/vivere-il-comune/territorio/stemma
De Salve, C. (2016). Torri Costiere. La Difesa delle Coste del Salento al Tempo di Carlo V. Galatina: Editrice Salentina.
Faglia, V. & Bruno, F. (1978). Censimento delle Torri Costiere nella Provincia di Terra d’Otranto. Roma: Istituto Italiano dei Castelli.
Musei Online (2020). Torre del Serpe. Link: https://www.museionline.info/tipologie-museo/torre-del-serpe
Wikipedia (2020). Torre del Serpe. Link: https://it.wikipedia.org/wiki/Torre_del_Serpe
Commenti
per ulteriore documentazione sulla salvaguardia della Torre del Serpe vogliamo qui ricordare la responsabile iniziativa dell’Indirizzo Artistico del Liceo Sperimentale F. Capece di Maglie: https://www.prasadesign.com/blog/la-torre-del-serpente-otranto/
Grazie mille per il contributo, davvero interessante!