Nel Comune di Andrano, nella località di Marina di Andrano, si erge Torre Porto di Ripa a 50 metri dal mare, ad un’altitudine di 12 metri. Rudere recuperato.

Torre Porto di Ripa, conosciuta più recentemente con il nome di “Torre di Andrano”, comunicava visivamente a sud con Torre del Sasso e a nord con Torre Capo Lupo. É situata nelle vicinanze della celebre Grotta Verde di Marina di Andrano, in un tratto di costa bassa e rocciosa.
La Storia
Sicuramente la torre era già in uso nel 1569, essa compare in alcuni documenti e in tutta la cartografia antica a partire dal XVI secolo.
Giovanni Cosi (1989) riporta degli interessanti documenti dall’Archivio di Stato di Napoli:
“Lo spagnolo Andrea de Leon, nominato caporale della torre Ripa, sita nella marina di Andrano, dall’allora Vicere Parafan de Ribera, il 21 settembre 1577 cede l’incarico alla R. Corte, non potendo più attendere al servizio di guardia, essendo da due mesi ammalato nell’ospedale dello Spirito Santo di Lecce.”
“Lo spagnolo Consalvo Martines, caporale della torre della Ripa, il 27 maggio 1594, acquista un pezzo di terra da Giovanni Camillo Saraceno, barone di Andrano.”
“Ancora il caporale Consalvo Martines, il 9 ottobre 1595, compra da Nicola Cantoro di Andrano una casa terranea con orto dietro, sita in Andrano alla via della Porta piccola e confinante con i beni dello stesso compratore, per 14 ducati e mezzo.”
“Dall’atto del 29 luglio 1602, in cui è testimone Alonso Martines figlio di Consalvo, si apprende che questi è ancora caporale della Torre.”
“Leonardo Rizzo di Andrano, caporale della torre di Andrano ossia di Portoripa, dopo aver custodito per anni la suddetta torre, il 1° maggio 1661, rinuncia all’incarico in potere della R. Corte perché provveda alla sostituzione.”
Nel 1842 risultava abbandonata perché diroccata. Le sue dimensioni e la sua posizione molto esposta, come spiega il Faglia, la caratterizzano come probabile avamposto di difesa. Purtroppo, non abbiamo notizie sulle vicende che hanno portato alla sua semi-distruzione.

La Struttura
Della grande torre troncoconica a base circolare rimane oggi solo il basamento scarpato fino all’altezza del piano agibile. Oggi restaurato, il primo piano conserva ancora all’interno la cisterna a cupola. Come ben visibile nella fotografia tratta dal libro del Faglia (in basso), negli anni ’70, era possibile accedere alla cisterna tramite una rottura nel paramento della torre, oggi definitivamente riparata. La torre, di diametro di 11 metri, è stata realizzata con pietrame irregolare ma in corsi orizzontali, tra dime verticali in tufo a conci regolari a quattro metri circa di distacco.
Torre Porto di Ripa prima e dopo il suo restauro. Anni 1975 e 2020 a confronto (foto di Vittorio Faglia e Giulia Fersini).
Dove si trova: https://goo.gl/maps/zNCuuqH9XDvKhUn38
Bibliografia:
Cosi, G. (1989). Torri Marittime di Terra d’Otranto. Galatina: Congedo Editore.
De Salve, C. (2016). Torri Costiere. La Difesa delle Coste del Salento al Tempo di Carlo V. Galatina: Editrice Salentina.
Faglia, V. & Bruno, F. (1978). Censimento delle Torri Costiere nella Provincia di Terra d’Otranto. Roma: Istituto Italiano dei Castelli.
Ferrara, C. (2009). Le Torri Costiere della Penisola Salentina. Sentinelle di Pietra a Difesa del Territorio. Castiglione: Progeca Edizioni.
Lascia un commento