Questa torre non è più esistente.
Torre Porto di Tricase, come spiega il De Salve, era già esistente nel 1569 secondo gli Elenchi dei Viceré. Era menzionata in molti documenti e in tutta la cartografia antica a partire dal XVI secolo. Come riportato in un atto del 18 settembre 1610, la torre originaria dovette essere ricostruita secondo il disegno dell’ingegnere Fontana dai fratelli Sansone ed Ercole Pugliese. Essi dovettero ricostruirla perchè la prima edificazione era probabilmente inutilizzabile.
Questa torre fu definitivamente distrutta dalle forze navali inglesi agli inizi del XIX secolo durante l’epoca del Blocco Continentale Napoleonico. La torre fu distrutta nel luglio 1810 dalla fregata inglese Leonidas, di ritorno dall’assedio dell’isola di S. Maura in Grecia. La torre fu abbattuta, la guardia uccisa, ed il cannone inchiodato per renderlo inservibile. Questo rimase sulle macerie fino ai primi anni del ‘900, quando poi fu finalmente rimosso. Della torre, in assenza di ogni sua traccia, risulta difficile avanzare ipotesi sulla tipologia della sua struttura.
Comunicava visivamente a sud con Torre Palane e a nord con Torre del Sasso. Sorgeva a nord dell’insenatura del porto di Tricase, sulla punta denominata Pizzo Cannone, chiamata così perchè al posto della torre fu posizionato il cannone, successivamente rimosso.

Dove si trovava: https://goo.gl/maps/X1PbsrkHZiUCerrP9
Bibliografia:
De Salve, C. (2016). Torri Costiere. La Difesa delle Coste del Salento al Tempo di Carlo V. Galatina: Editrice Salentina.
Wikipedia (2020). Torre del Porto di Tricase. Sito Web.
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La torre fu distrutta nel luglio 1810 dalla fregata inglese Leonidas, di ritorno dall’assedio dell’isola di S. Maura in Grecia. La torre fu abbattuta, la guardia uccisa, ed il cannone inchiodato per renderlo inservibile. Questo rimase sulle macerie fino ai primi anni del ‘900, quando poi fu finalmente rimosso. Pizzo Cannone si chiama così per questo motivo.
Nella stessa incursione la Leonidas colpì la torre di Badisco e di S. Emiliano, come riportano le cronache della Royal Navy inglese.
Grazie mille per queste importantissime informazioni di cui non ero a conoscenza! Le aggiungo subito al sito per rendere il tutto più preciso.
Cordiali saluti