Nel Comune di Morciano di Leuca, nell’omonima località, si erge Torre Vado a meno di 10 metri dal mare e a un’altitudine di 5 metri. Fu restaurata e rimane tuttora proprità privata.

Torre Vado, che da il nome alla località che si è sviluppata intorno, comunicava visivamente a sud con Torre San Gregorio (oggi scomparsa) e a nord con Torre Pali. Mutua il suo nome dal latino vadum (guado) per la costa dove sorge, facilmente accessibile dal mare.
La Storia
Edificata nel XVI secolo, in alcuni documenti e nella cartografia è menzionata con nomi diversi a partire dal XVI secolo, inizialmente come “Torre della Cala del Patto”, poi come “Torre di Marciano”. Torre Vado risulta esistente nel 1569. Essa ricopriva un ruolo esemplare, in quanto era una delle tipiche “torri cavallare”, per via del cavallo impiegato dal corriere per allertare i paesi vicini, della potenziale minaccia di attacco da parte dei pirati.
Giovanni Cosi (1989) riporta i seguenti documenti di ordinaria amministrazione:
“Il sindaco di Morciano Giovanni de Judicibus, il 30 agosto 1608 rilascia procura a Luca Antonio Lisgara per farsi rimborsare dal Percettore il denaro che l’Università ha pagato al caporale della torre detta Mafanto.”
“Lo spagnolo Francesco Rezio caporale della torre marittima di Morciano, dovendo restituire 40 ducati a Michele Diaz del Gado sapraguardia della marina di Gallipoli avuti in più riprese al tempo delle rivoluzioni di questo Regno quando dalla R. Corte non poteva giungere il salario, il 12 febbraio 1650 gli rilascia procura per farsi rimborsare i 40 ducati da Francesco Parata di Racale caporale della torre detta la Suda, debitore del Rezio.”
Il 5 luglio del 1671, nel Libro dei Morti della parrocchia di Morciano, si registra un omicidio di un giovane del posto, da parte di un manipolo di Turchi che si erano spinti nell’entroterra morcianese, presso la Masseria del sig. Duca alli Paduli. Lo stesso giorno i Turchi catturarono come schiavi altri abitanti della suddetta masseria, tra cui alcuni bambini (Daquino 1988).
Fu abbandonata nel 1842. Nel 1930 è stata acquistata da privati e snaturata dal successivo restauro.

La Struttura
La torre a base circolare, oggi rivestita e intonacata di bianco, dimostra come un tempo ci fosse poca attenzione nei confronti di questi beni, anche in fase di restauro. Conserva ancora la tipica struttura con zoccolo scarpato del diametro di 12 metri, definito da un cordolo su cui si eregge il corpo cilindrico dell’originario piano agibile. Il coronamento, sostenuto da piccoli beccatelli, ospita due piccole piombatoie e si completa con dei merli, ripetuti sulla garitta. Questi merli, insieme a delle finestre e altre aperture, appartengono ad un periodo successivo.


Dove si trova: https://goo.gl/maps/ZHUw7rZLwZupYTqYA
Bibliografia:
Daquino, C. (1988) Morciano di Leuca, Lecce, pp. 63-81.
De Salve, C. (2016). Torri Costiere. La Difesa delle Coste del Salento al Tempo di Carlo V. Galatina: Editrice Salentina.
Ferrara, C. (2009). Le Torri Costiere della Penisola Salentina. Sentinelle di Pietra a Difesa del Territorio. Castiglione: Progeca Edizioni.
Commenti
Ciao sono Veronica ci siamo conosciuti ieri durante le riprese del sogno in affitto.
Volevo farti i miei complimenti per il gran lavoro svolto nel catalogare e raccontare le torri.
Davvero bravo fatto bene e molto completo.
Se l’avessi scoperto prima sarei andata a riprenderne qualcuna in più.
Un saluto ai gattini cuccioli.
Veronica
Sono davvero contento che ti sia piaciuto il sito Veronica. Spero tu possa tornare presto nel Salento a scoprire nuove incredibili località. Un Abbraccio. Francesco
Un posto molto suggestivo e attrattivo per la sua notevole bellezza naturale….per non parlare del mare dal colore e dalla limpidezza incontaminata…grazie PUGLIA!!
Simona C.L.